Migliano è uno tra i borghi più caratteristici del Comune di Marsciano.
Il Castello di Migliano spicca per la sua imponenza e per la sua posizione, segnando in passato, come oggi, i confini amministrativi del perugino. Dell'antica fortezza medioevale, restano il palazzo signorile, oggi proprietà privata, parte delle mura e tre torri, di cui una recentemente restaurata. Dal castello è possibile ammirare la Valle del Fersinone, una valle stretta, profonda e caratterizzata da ripidi versanti. La fitta vegetazione nasconde alla vista il torrente, che si presenta in tutta la sua bellezza solo quando lo si costeggia. Il Fersinone accoglie i visitatori con giochi d'acqua, pietre levigate e strette anse naturali dove vivono molte varietà di pesci tra le quali la trota fario. L'area colpisce anche per la particolare fauna: molte specie di uccelli, i cinghiali, gli istrici e i tassi popolani la zona. La valle del Fersinone è anche ricca di bellezze naturali inaspettate come la Buca del Diavolo, una splendida grotta dove sono stati ritrovati importanti tracce di civiltà preistoriche; Ripafalcaia una parete a strapiombo sul torrente di circa 100 metri di dislivello e i mulini di Rotaprona, ormai in rovina, e dell'Ospedale che per lungo tempo hanno fornito farina agli abitanti della zona. Questi tre luoghi sono collegati tra loro e al castello di Migliano da un stretto sentiero detto delle Settevalli, in quanto attraversa sette vallecole incise da altrettanti ripidi fossi.
Particolari proprietà terapeutiche hanno le acque delle sorgenti una situata a ridosso dell'alveo del fiumiciattolo e l'altra posta a valle del borgo di Baccano. Ricche di ferro e magnesio sono state utilizzate anche da insigni personaggi, come Papa Leone 13, visitatore e amante della zona già dal 1895. La valle si è contraddistinta in passato per un'intensa attività produttiva: le carbonaie disseminate nella zona producevano materiale per diversi usi mentre i calcinai fornivano calce utilizzata insieme alle pietre ricavate dall'alveo del torrente per costruire abitazioni. Da alcuni documenti ritrovati presso l'archivio storico di San Venanzo è emersa l'importanza di questi luoghi di lavoro: il calcinaio presente nell'immediato fondovalle di Migliano infatti venne utilizzato ai primi del 1900 per la realizzazione del primo ponte che collegava Migliano a San Vito.