Il castello di Spina si trova sulle vie di collegamento fra le strade della Collina e quella di Settevalli. L'imponenza del torrione del lato di nord-est ci ricorda l'importanza e la vivacità economica di questo castello, appartenente fin dal tredicesimo secolo al rione di Porta Eburnea.
La sua floridità ci è testimoniata anche dall'entità delle contribuzioni imposte dai magistrati del Comune di Perugia, ricambiati con importanti opere, come le costruzioni delle strade che la collegano alla via di Settevalli.
Enrico VII nella sua discesa in Italia, come è già stato citato per gli altri castelli, l'ha distrutto completamente. Anche Braccio Fortebraccio sperimenta la solidità di tale castello, che resistette ai suoi primi assedi, per poi cedere definitivamente, subendo un terribile saccheggio.
Nel 1439 il magistrato di Perugia stanziò una rilevante somma per il rifacimento della cinta muraria. Nel 1643 nel paese si accamparono le truppe del Duca di Toscana, guidate dal generale del Morra, dopo che avevano sconfitto le truppe pontificie nella famosa guerra del sale.
Nel secolo XIX gli abitanti si dettero una gestione autonoma e costituirono nel 1879 una "Società Operaia di Mutuo Soccorso". Inizia in quel periodo la costruzione di nuove abitazioni al di fuori delle cinta muraria del castello, con una progressiva espansione continuata fino ai giorni nostri, raggiungendo attualmente circa 900 abitanti.
Il Castello di Spina mantiene intatte, al suo interno, le caratteristiche tipiche delle strutture medievali e oggi ospita una delle antenne del Museo Dinamico del Laterizio e delle Terrecotte di Marsciano.